Il Massaggio Rituale

“David Gordon White suggerisce che il principio chiave del tantra risieda nel fatto che l'universo che noi sperimentiamo sia la concreta manifestazione dell'Energia Divina che lo crea e lo mantiene: le pratiche tantriche cercano di contattare e incanalare quell'energia all'interno del microcosmo umano.” da Wikipedia

Queste pratiche sono molteplici ed il Rituale di Massaggio è solo una di queste; matematicamente parlando mi verrebbe da pensare al rinomato presupposto “condizione necessaria ma non sufficiente”, e che ognuno di voi possa comprendere al meglio che intendo con questo.
Il “lavoro” con l’Energia Opposta, dicendo più semplicemente con un partner di sesso opposto, è un modo di operare, non il solo, caratteristico di quella parte del Tantra che per comodità viene definito Vama Marga, ossia della Via Sinistra. Il contatto con questa Energia Complementare può facilitare l’incanalamento delle Energie verso i Centri Superiori, andando così a trasformare “il piombo in oro”.
E il Massaggio Kashmiro è appunto uno di quegli strumenti che il Tantra mette a disposizione dei suoi adepti per cercare di dirigere le Energie restando nel più assoluto piacere, eliminando quella maglia di ascetismo tipica di molti percorsi di ricerca.
Rituale perché è attraverso la ritualità che i figuranti si trasfigurano nel simulacro. Il Rituale apre la porta di una stanza protetta in cui la donna e l’uomo partecipi vengono proiettati e nella quale si possono adorare, non più in quanto tali, ma come forme divinizzate dell’Energia Maschile, Shiva, e dell’Energia Femminile, Shakti.
“Mentre vieni accarezzata, dolce principessa, entra in quella carezza come vita eterna”, così nel Vijnana Bhairava Tantra, Shiva Bhairava, il Terrifico, il Formidabile, risponde a Devi, la propria Shakti sul Mistero dell’Esistenza. Shiva non illustra a Devi che cos’è la creazione, che cos’è la vita attraverso parole e discorsi che come tutti sappiamo lasciano sempre il tempo che trovano a riguardo di argomenti che vanno a trascendere il piano materiale. Il Tantra è esperienza diretta, così Shiva dona a Devi metodi concreti per poter percepire, per poter avere propria consapevolezza dell’Arcano. Ed una delle tecniche insegnate entra in relazione al Rituale Tantrico di Massaggio Kashmiro: “Mentre vieni accarezzata, dolce principessa, entra in quella carezza come vita eterna”.
La pelle è uno straordinario strumento di percezione sensoriale che può guidare la persona in autentici stati di estasi. La pelle, nella visione yogico-tantrica è lo Jnana Indriya, il mezzo di conoscenza, ed il Karma Indriya, il mezzo di azione, di Anahata Chakra, il centro energetico del cuore. Proprio per questo motivo definisco il Rituale un massaggio “a Cuore Aperto”, una porta attraverso la quale è possibile sentire scorrere in noi semplicemente la scintilla del nostro “essere divini”. Il benessere ed il piacere che si possono sprigionare durante questo “trattamento” a volte è difficile da esprimere. Ed è qua, più che mai, che entra in gioco la capacità dell’elemento attivo, ossia chi porta il massaggio. Il suo saper restare centrato e presente sono i fattori determinanti per una reale e splendida esperienza.