Namasté Shakti, Namasté Shiva
Scrivo questo messaggio perché è mio desiderio fondare una Kula Tantrica. È già diversi anni che sento questo impulso e ora credo sia venuto il suo tempo.
Quello che voglio fare non è assolutamente a scopo di lucro. Non è un corso, non è un evento che io propongo, non è uno stage residenziale, ma è la formazione di un gruppo di persone che voglia vivere lo YogaTantrico, che tra i suoi vari aspetti si snoda attraverso la liturgia della ritualità sacra: dall’abbraccio alle danze, dai mudra ai canti, dagli yantra agli asana, dal respiro alla meditazione, dal massaggio al Maithuna e oltre.
Un gruppo di persone che voglia ritrovarsi con regolarità (l’idea sarebbe, con la dovuta progressione, passare da una serata ad almeno un fine settimana una volta al mese) per vivere assieme la gioia che la pratica dello YogaTantrico porta ai propri adepti ed arrivare a celebrare i rituali e le pratiche in, e di gruppo. Sarà solo un ristretto numero di persone che vogliono lavorare sulla propria ricerca dell’Essere valendosi di ogni strumento che la Via Tantrica contempla; tra cui, quello Principe, la Potenza, Shakti.
Senza entrare in dettagli qui fuori luogo, la pratica di gruppo diviene necessaria per amplificare enormemente l’energia di ognuno dei suoi componenti.
Per sua stessa natura la Kula è non-inclusiva, per non usare la parola “esoterica” a cui i più danno un significato spesso deviato, (segreta e clandestina, per non utilizzare il termine “occulta”); per motivi ovvi, io direi.
Tralasciando per il momento le qualità tra parentesi, che ad un'analisi superficiale potrebbero sembrare superflue nel tempo e società in cui viviamo, la non-inclusività indica la presenza di criteri, requisiti da soddisfare, capacità da possedere o acquisire.
Il primo aspetto raccomandato è la vicinanza degli affiliati. La distanza è un ostacolo ad una presenza partecipata e costante. Ovviamente, in una certa misura, è una difficoltà relativa legata alla persona stessa e alle sue possibilità di spostamento. Io consiglierei, all'incirca, non più di 100Km di strada, rispetto a quella che considero la mia zona. Un’area che comprende, in ogni caso, una superficie popolata da centinaia di migliaia di persone. Questa è una distanza che io reputo accettabile, sottolineo io, per raggiungere il luogo di ritrovo della Kula, che non deve essere necessariamente più vicino a me rispetto a qualcun altro. La Kula si riunirà sempre nel luogo più idoneo alle pratiche da svolgersi.
Chi alla fine di questa lettura si trovasse interessato, apra Google Maps e metta come punto di arrivo Voghera e valuti la sua lontananza. (Io non abito a Voghera, ma a circa 20Km fuori e questi li devo sommare eventualmente ai cento sopra citati.)
Un altro nodo essenziale è l’essere disposti a lavorare su se stessi anche sul piano fisico, perché sempre necessario. Il corpo deve essere in grado di muoversi, prendere e mantenere realmente posture (Yab-Yum per fare un esempio) con il minimo sforzo per rendere energeticamente attivo il proprio fare. Chi pratica l’HathaYoga, componente del cosiddetto Tantra Bianco (il “primo capitolo” dello YogaTantrico), o altre arti che valorizzano il corpo grossolano, è sicuramente agevolato in questo aspetto.
A riguardo avrei bisogno di avere due foto in Siddhasana, una con vista frontale e una laterale degli uomini interessati. Questo è per poter valutare, se la postura non è presa correttamente, in quanto tempo sarà possibile raggiungere questa posizione fondamentale per gli aderenti maschi alla Kula. Non è una posizione così difficile da conseguire, con la giusta passione e buona volontà.
Per le donne, invece, sempre una foto frontale e una laterale, ma nella posizione che io chiamo di “Kalì che partorisce il Mondo”, Upavesasana, o più semplicemente detta, posizione accovacciata, con i gomiti ben appoggiati all'interno delle ginocchia e le mani in Atmanjali Mudra, il gesto del saluto, di fronte al cuore.
Il mio ruolo all’interno di questo progetto sarà inizialmente di filtro, coordinatore e guida (l'importanza e la durata di questi aspetti dipenderà da chi incontrerò) fintantoché il primo nucleo della Kula non risulterà vivo, certo e operativo. Dopodiché, ogni membro a turno, quando e se richiesto, presiederà e condurrà i rituali e/o le pratiche.
Tutti possono proporre adesioni coerenti, fino al raggiungimento del numero massimo prestabilito, e ogni membro ha diritto di veto, anonimo, sull'accettazione dei nuovi candidati. Questo per garantire la massima empatia possibile nella Kula. La Kula deve essere protetta e ogni suo membro ha il dovere di farlo: in casi estremi si discuterà collegialmente dell’allontanamento di imbecilli rivelatisi tali a posteriori, di persone continuamente disturbanti o eccessivamente problematiche.
La Kula si formerà man mano con adesioni bilanciate Shakti/Shiva, senza alcuna frenesia. I costi per i luoghi degli incontri o i materiali eventualmente necessari saranno stabiliti e condivisi tra i partecipanti. Nessun’altra pretesa economica sarà richiesta per la partecipazione. Mi sembra superfluo, ma giusto sottolinearlo: ognuno potrà abbandonare la Kula in qualsiasi momento senza la minima pressione.
Questo credo che sia quanto necessario sapere per chi sente un iniziale interesse. Il resto proseguirà, con le persone valutate idonee per un primo approfondimento della reciproca conoscenza finalizzato a ciò di cui si sta scrivendo, attraverso un colloquio telefonico e successivamente con un incontro di persona, dove si toccheranno tutti i vari e numerosi aspetti della questione che non è mio interesse e intenzione trattare in questo ambito.
Questo invito sarà l'unica traccia pubblica del mio proposito. È possibile portarlo a conoscenza di chi potrebbe esserne toccato.
Chi vuole mi contatti, inviandomi le due foto richieste e la distanza che google maps indica, all’indirizzo email: tantra@yogain.it.
Il rispondere privatamente o pubblicamente a domande e/o provocazioni di “curiosi” al di fuori l'iter indicato esula dalle mie intenzioni.
Grazie infinite, e che la Dea sia benevola.
Il 22/09/2024 Con rispetto, Diego Pranava Jagaratmananda
PS: dalla creazione del file all'aggiunta di questo conclusivo post scriptum sono passati quasi tre mesi. Ho meditato su ogni parola. Per me è cosa Importante.
Quindi, chi dovesse decidere di contattarmi ci dorma su almeno un paio di notti, e poi un altro paio di notti ancora. Perché quando dico “siamo qui a lavorare” non vengo immediatamente capito, e quando dopo si comprende che cosa intendevo, le persone scappano: non sarà soltanto una allegra “compagnia di merende”, che sia ben chiaro fin da subito. Come non ho fretta nell'intento, non ho nemmeno tempo da sprecare inutilmente con qualche improvvisato che pensava che...